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giovedì 23 gennaio 2020

GLI AMICI POETI: POESIE E RICORDI PER LUIGI TRIBAUDINO (GINO)


Sergio Notario - poeta colorato
nei panni del Dr. Dulcamara nello spettacolo: Il Cantastorie

                   DUE PAROLE SU DI UN AMICO CHE ERA UN UOMO ECCEZIONALE

Scrivere su Gino, che era il presidente dell'Associazione Due Fiumi è come scrivere proprio una storia molto molto bella, la storia di un uomo che non era né cattiveria né feccia, una storia che fa proprio (come si diceva) piacere raccontarla!
Lui era nato a Torino in una di quelle case, quasi fuori della Città, quella che i Signori, con disprezzo chiamavano "Barriera"!
Casa piena di vita e di dolore, 
una CASA DI RINGHIERA, dove tutto era in comune, anche l'unico CESSO che c'era.
Chi cresceva li poteva solo indirizzarsi su due strade: quella che iniziava dalle MARACHELLE per giungere fino al CARCERE, e l'altra, quella che dice: FATICA PER SAPERE, LAVORA PER AVERE!
E Gino già d'allora un ragazzo con la testa effervescente e il cuore generoso, da subito ha cercato, al di là del lavoro ogni modo perché la sua e quella degli altri fosse una vita fantasiosa!
E .... pensa e cerca ha realizzato una assai bella Associazione dove tutti potevano dire, intellettuali ed operai, ciò che pensavano, senza soggezione.
Se l'Associazione è andata avanti per tanti anni come un falchetto è perché Lui ha saputo mescolare il violino con la raganella.
Non solo, ma quando per Lui, purtroppo, è giunta l'ora della morte, ha lasciato l'Associazione come se la trasferisse nelle mani degli Altri e dopo un po' di tempo ha ripreso sulla stessa strada .
io lo so che adesso qualcuno mi chiede certamente, di sicuro, la ragione e con pretesa il perché ho scritto questo ricordo, in Lingua Piemontese imbellettata!
E' che Lui ed io, siamo sicuramente molto affezionati alla nostra molto interessante Cultura e Lingua Torinese.
E tutti e due quasi, guarda un po', proprio per la stessa ragione!
Per tutti erano stati i Nostri Antenati che la parlavano, O perbacco!
Per me la mia Nonna Anna, una donna tanto cara e con tanto buon senso!
E per Gino, non so più se il Nonno o lo Zio che andava in giro come un arcolaio per tutti i Paesi del nostro Grande, Bello e armonioso Piemonte con la sua Baracca e i Burattini e si fermava nella Piazze e facesse pioggia o tanto sole in fronte con i suoi Racconti teneva sempre spalancate le bocche della gente, soprattutto i ragazzini che pendevano dalle due labbra!
Che Gino abbia appreso da Lui il tener sveglie anche le personalità!?

 Sergio Notario
 (il poeta colorato)



Luigi Tribaudino nei panni del suo antenato burattinaio



GLI ATTORI: PINO, SILVANA, GINO, ELISA


TI RICORDO

Elisa Giuponi, amica e poetessa, è stata una delle prime iscritte all'Associazione Culturale Due Fiumi fondata da Gino (Luigi Tribaudino) di cui è stato anche il presidente e l'animatore per oltre 20 anni.
Ed è in occasione di un incontro dei poeti dell'Associazione avvenuto per ricordare Gino che  Elisa ha portato questa lettera che abbiamo letto in quell'occasione e che qui riporto per intero.

Torino, giovedì 23 febbraio 2017    

Ricordo il caro Gino 

            Volevo ricordarti con due parola affettuose e di sincera amicizia: ma ho riletto la tua poesia "Settembre 43" e allora credo non ci siano parole adeguate per ricordarti....

            "Settembre 43" parla di te, del tuo animo e della tua bontà nell'osservare  l'atteggiamento altrui e fa parte di te dell'uomo che sei stato. 
Schivo ai sentimenti, buono e giusto, forse poco espansivo, ma cosa c'è di meglio della poesia per mettere a nudo una persona?.... e con questo credo  di doverti ringraziare per il tuo impegno sociale anche se sembravi un po'schivo ai sentimenti, ma chi di noi è in grado di giudicare gli altri?
Cosa c'è in noi di non detto?

               Con questo ti ricordo e ricordo la nostra amicizia e le nostre chiacchierate domenicali a casa di Silvana ricordando anche con grande amicizia  la cara Iole, mamma di Silvana.

                  Elisa

Gino - Silvana Copperi

con affetto vi ricordo.....

Gino - Iole - Elisa Giuponi

Settimo 16 - 11 - 2016

"PER GINO"

QUESTA MATTINA HO CERCATO LA LUNA
TROPPE NUVOLE COMPATTE
E NIENTE LUNA
POI INVECE VERSO LE 7,15 L'H VISTA BELLA LUMINOSA
                       CHE TRAMONTAVA VERSO LE MONTAGNE AZZURRINE
HO PENSATO A TE CARO AMICO POETA GINO
ALLE SERATE DI REDAZIONE DEL NOSTRO GIORNALE CORRENTE 
                       ALTERNATA A CASA TUA
AGLI INCONTRI TANTI CHE INSIEME ALLE, AGLI AMICHE/I DELLA
                       NOSTRA ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
ABBIAMO CONDIVISO CON IMPEGNO GIOIA NEL CERCARE UN MONDO
                       MIGLIORE, UN MONDO PIU'
 BELLO E UMANO GIUSTO
COME SEI STATO TU CARO GINO LA LUNA TORNERA' DOMANI
E TU CON LE TUE PAROLE POESIE SARAI LI CON IL TUO SORRISO LA
                       TUA COERENZA DI UOMO
IL TUO CORAGGIO CHE CI HAI TRASMESSO.
DI MIGLIORARE IL PIANETA DI MIGLIORARSI
CIAO GINO DOMANI LA LUNA TORNERA'

Enrico Mario Lazzarin


LUIGI PER TUTTI GINO


Uomo di penna e pugna
con scrupolosa fantasia
grafica di Marino Tarizzo
nutrivi l'essere difficile.
La parola rivolta in versi
curavi a preghiera e non solo
sui sentieri del Rubello.
La tua scordata dedica
da poeta e 'cum panis'
in un lago di sorprese.
Con il regalo vergato
nella mia prima prefazione
m'accomunasti nell'orgoglio
di quel sentire elettivo
di briganti clandestini.
Torno a leggere i fogli
offerti a venticinque amici
e gli occhi si arrossano
su troppe storie comuni
a chi sta dalla parte del torto.
Io che dubito anche
quella volontà ottimista
soffoco imprigionato
tra biechi funzionari
in opposti universi afosi.
Dopo il mio, dopo il Gallo,
Pietro, Dario, e altri cento,
un altro padre mi ha lasciato
al corrodersi della libertà
che quei vecchi riscattarono
senza grattugiarne utilità.
Che ti sia stato lieve il fuoco
e torni a bruciare la città
al soffio dei tuoi versi.

                                       Marino Tarizzo

GINO


gentilezza e fermezza insieme
riflesse dentro due occhi chiari
in quel tuo viso magro
e scattante come allora
quel bambino dalle esili gambe
penzoloni dalla sua ringhiera

sempre così sei tu rimasto in me
perso nell'innocenza e dentro il sogno
d'un mondo che doveva
essere migliore pulito e puro
come la Poesia

Angela Donna


Voglio Ancora Una Speranza




Egle Bolognesi
Voglio ancora una speranza
senza "ma" e senza "se",
dritta al cuore della gente
senza attendere domani.
Mani tese per donare
la bellezza del colore,
per dipingere un futuro
dalle mille sfumature
anche quando il cielo è nero.
Non silenzi, finte e smorfie
ma un vociare calibrato,
armonioso, trascinante
per scandire le parole
che ciascuno può capire
al di là di ogni Babele
di parlate inconsistenti.
Danze in piazza,
suoni e ritmi
che si fondono al profumo
di un buon tè e di un caffè.
Voglio ancora una speranza
e la chiedo....

                     anche per te....

        Egle Bolognesi


I POETI

da destra: Luigi Tribaudino- Enrico Mario Lazzarin - Marcella Saggese - Sergio Notario
La Mia Bandiera Ammainata

Un disco di sole
lascia l'orizzonte
e sanguina nel cielo
non so cosa fare
non so cosa farò.

Avanza il treno della storia

spezza tante teste sui binari
rapido divora traversine
e inesorabile procede
la sua corsa

La mia bandiera giace

gettata li nel fango
umiliata e calpestata
anche da chi era addetto
a sventolarla


Vedo le mie aste spogliate

come rami di novembre
opportunismo e tradimento
hanno ammainato
il mio emblema di riscatto


Quanta strada mi rimane

adesso non lo so
sono quasi certo
che quella che mi resta
ai miei progetti più non basta

Non volo più sulle alte vette

delle mie prospettive
ho fitta nebbia nei pensieri
nonostante i punti chiari
di riferimento


Forse un giorno

sarà per me di nuovo primavera
e sulle aste adesso nude
vedrò sbocciare come gemme
i miei drappi a sventolare

                               Bruno Rullo


a Luigi Tribaudino

Hai visto i due fiumi scendere a valle
dai fianchi delle montagne innevate
fino a inoltrarsi nella piana fra i campi
nei millenni uguali adagiarsi in appoggio
tra anse e salti con sabbie e pietraie.
I pesci  inquieti come ombre del passato
tra massi e radici in dolci conche
li hai visti rigenerarsi e sulla tua tavola
ne hai gustato le bianche  rosate carni.

Tu hai visto per oltre duemila anni
alla confluenza dei due fumi alla piana
dai tempi degli antichi romani, ti ricordi
il passaggio di Annibale e la costruzione
del villaggio dei Taurini, le cerimonie
liguri, gli dei romani e la venuta di Cristo.
Tu hai contato ogni barbaro dai monti
scesa a valle per abbeverarsi alle fonti.

Hai visto germanici, francesi e spagnoli
hai camminato nei palazzi dei Savoia,
lungo le vie delle città che hai amato
e che ti ha onorato nella memoria di luce
con la limpidezza fluente dei due fiumi:
Tu ora sei nelle nuvole sopra il cielo
leggero vapore della memoria del mondo
testimonio del tempo che ci è appartenuto
e scrigno di speranza per il nostro futuro.

                                  Sandro Gros Pietro



LEI ANDAVA

Alza - la malinconia tenda abbassata
nel farsi su la porta - Filomena
e la campagna fosca pare trattenerla
sveglia il gallo e via - i campi
molli - affondano di torpori

Filomena va - pedalando svelta - cuce

pastrani ai giovani di leva
ai suoi fratelli - nella neve* - pensa
le loro facce - così - toste
di sole - bene le conosce lei
le domeniche al palchetto - un tango
mai - una mazurka -
qualche folle sventolio
canta adesso pedalando svelta
pudica la gonna scende a
non mostrar le cosce - a coprir
le gambe grosse
lei andava ... pedalando svelta

*della campagna di Russia                                                   

                         Anna Maria Gallo




Articolo di fondo del Concorso Letterario
DUE FIUMI - LUIGI TRIBAUDINO

a cura di Marino Tarizzo (segretario)
EDIZIONE 2019

Ancora un Concorso Letterario!? E' la domanda che ci siamo posti quando abbiamo valutato quali iniziative sviluppare per ricordare il Fondatore Presidente della nostra Associazione Culturale Due Fiumi, Luigi Tribaudino (1928/-2016).
In questa sede non tratteremo della sua vita e delle sue opere. Chi non lo ha conosciuto potrà farlo sul portale dell'"Istituto Gramsci" di Torino, presso il "Polo del 900", che sta acquisendo il suo archivio giacente, inclusa "Universi Paralleli Comunicanti", la sua autobiografia.
In questo BLOG, dedicato al Concorso Letterario Due Fiumi, che andremo a rinnovare di anno in anno, quale omaggio,  inseriremo "fuori concorso" alcuni versi di Autrici/Autori a lui dedicati.
Per noi il ricordo di Gino, vive nelle letture dei suoi testi che abbiamo proposto e proponiamo nelle occasioni pubbliche in cui interveniamo  o che organizziamo. Lo abbiamo proposto e lo proponiamo con il recital della raccolta "Via Cossilla 18, storie di una casa di ringhiera"  in cui, tramite la storia, scritta in chiave poetica, dei cinque anni di vita durante la guerra del Luigi bambino,  Tribaudino ci racconta la Storia.  
Ma, accantonata la diffidenza per la modalità concorso letterario relativa all'inflazione di tali eventi che a volte offrono un sentore non completamente "sincero", abbiamo deciso di ricordare Luigi anche con un concorso di poesia, perché Tribaudino con l'associazione Due Fiumi, ha gestito dal 1988 al 2012 un via via sempre più articolato concorso letterario "Garcia Lorca" (poeta a lui molto caro).
Concorso che si era conquistato uno spazio nel panorama letterario nazionale, riconosciuto per autenticità e schiettezza. 
Marino Tarizzo
Poeta - Artista Grafico e grande Amico
Cercando di riprendere quelle caratteristiche che molti di noi avevano avuto modo di apprezzare collaborando alla realizzazione del "Garcia Lorca" e, soprattutto tornando a cercare di fare comunità tra persone con la passione e la dote della scrittura bella e consapevole della realtà, ci siamo detti che si, avremmo potuto organizzare una rassegna modellata su quelle caratteristiche.
La partecipazione quantitativa qualitativa di Autrici e autori ci ha confortato nelle nostre aspettative e il prezioso lavoro della Giuria (che ringraziamo unitamente agli Enti Patrocinanti), ha scelto i testi che qui andremo a riportare, insieme al quaderno che è stato stampato e consegnato come ricordo a coloro che sono stati scelti come i più meritevoli.
A tutti i partecipanti, alla comunità dei partecipanti, vanno i nostri ringraziamenti e l'invito a proseguire nella loro opera di resistenza condotta tramite la parola, la lettura e la scrittura. Auspicando ulteriori occasioni per poter condivider tratti dei rispettivi reciproci percorsi.

LUIGI TRIBAUDINO E GARCIA LORCA


Luigi Tribaudino


Porto le caravelle dei sogni verso l'ignoto
e ho l'amarezza solitaria 
di non sapere la mia fine e il mio destino
(Federico Garcia Lorca)











Luigi Tribaudino



CONCORSO LETTERARIO DUE FIUMI - LUIGI TRIBAUDINO
Edizione 2019

CON I PATROCINI DI




E LA PARTECIPAZIONE DI    





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