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Sergio Notario - poeta colorato nei panni del Dr. Dulcamara nello spettacolo: Il Cantastorie |
Scrivere su Gino, che era il presidente dell'Associazione Due Fiumi è come scrivere proprio una storia molto molto bella, la storia di un uomo che non era né cattiveria né feccia, una storia che fa proprio (come si diceva) piacere raccontarla!
Lui era nato a Torino in una di quelle case, quasi fuori della Città, quella che i Signori, con disprezzo chiamavano "Barriera"!
Casa piena di vita e di dolore,
una CASA DI RINGHIERA, dove tutto era in comune, anche l'unico CESSO che c'era.
Chi cresceva li poteva solo indirizzarsi su due strade: quella che iniziava dalle MARACHELLE per giungere fino al CARCERE, e l'altra, quella che dice: FATICA PER SAPERE, LAVORA PER AVERE!
E Gino già d'allora un ragazzo con la testa effervescente e il cuore generoso, da subito ha cercato, al di là del lavoro ogni modo perché la sua e quella degli altri fosse una vita fantasiosa!
E .... pensa e cerca ha realizzato una assai bella Associazione dove tutti potevano dire, intellettuali ed operai, ciò che pensavano, senza soggezione.
Se l'Associazione è andata avanti per tanti anni come un falchetto è perché Lui ha saputo mescolare il violino con la raganella.
Non solo, ma quando per Lui, purtroppo, è giunta l'ora della morte, ha lasciato l'Associazione come se la trasferisse nelle mani degli Altri e dopo un po' di tempo ha ripreso sulla stessa strada .
io lo so che adesso qualcuno mi chiede certamente, di sicuro, la ragione e con pretesa il perché ho scritto questo ricordo, in Lingua Piemontese imbellettata!
E' che Lui ed io, siamo sicuramente molto affezionati alla nostra molto interessante Cultura e Lingua Torinese.
E tutti e due quasi, guarda un po', proprio per la stessa ragione!
Per tutti erano stati i Nostri Antenati che la parlavano, O perbacco!
Per me la mia Nonna Anna, una donna tanto cara e con tanto buon senso!
E per Gino, non so più se il Nonno o lo Zio che andava in giro come un arcolaio per tutti i Paesi del nostro Grande, Bello e armonioso Piemonte con la sua Baracca e i Burattini e si fermava nella Piazze e facesse pioggia o tanto sole in fronte con i suoi Racconti teneva sempre spalancate le bocche della gente, soprattutto i ragazzini che pendevano dalle due labbra!
Che Gino abbia appreso da Lui il tener sveglie anche le personalità!?
Sergio Notario
(il poeta colorato)
TI RICORDO
Sergio Notario
(il poeta colorato)
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Luigi Tribaudino nei panni del suo antenato burattinaio |
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GLI ATTORI: PINO, SILVANA, GINO, ELISA |
TI RICORDO
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Egle Bolognesi
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Voglio ancora una speranza
senza "ma" e senza "se",
dritta al cuore della gente
senza attendere domani.
Mani tese per donare
la bellezza del colore,
per dipingere un futuro
dalle mille sfumature
anche quando il cielo è nero.
Non silenzi, finte e smorfie
ma un vociare calibrato,
armonioso, trascinante
per scandire le parole
che ciascuno può capire
al di là di ogni Babele
di parlate inconsistenti.
Danze in piazza,
suoni e ritmi
che si fondono al profumo
di un buon tè e di un caffè.
Voglio ancora una speranza
e la chiedo....
anche per te....
Egle Bolognesi
I POETI
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da destra: Luigi Tribaudino- Enrico Mario Lazzarin - Marcella Saggese - Sergio Notario |
La Mia Bandiera Ammainata
Un disco di sole
lascia l'orizzonte
e sanguina nel cielo
non so cosa fare
non so cosa farò.
Avanza il treno della storia
spezza tante teste sui binari
rapido divora traversine
e inesorabile procede
la sua corsa
La mia bandiera giace
gettata li nel fango
umiliata e calpestata
anche da chi era addetto
a sventolarla
Vedo le mie aste spogliate
come rami di novembre
opportunismo e tradimento
hanno ammainato
il mio emblema di riscatto
Quanta strada mi rimane
adesso non lo so
sono quasi certo
che quella che mi resta
ai miei progetti più non basta
Non volo più sulle alte vette
delle mie prospettive
ho fitta nebbia nei pensieri
nonostante i punti chiari
di riferimento
Forse un giorno
sarà per me di nuovo primavera
e sulle aste adesso nude
vedrò sbocciare come gemme
i miei drappi a sventolare
Bruno Rullo
a Luigi Tribaudino
Hai visto i due fiumi scendere a valle
dai fianchi delle montagne innevate
fino a inoltrarsi nella piana fra i campi
nei millenni uguali adagiarsi in appoggio
tra anse e salti con sabbie e pietraie.
I pesci inquieti come ombre del passato
tra massi e radici in dolci conche
li hai visti rigenerarsi e sulla tua tavola
ne hai gustato le bianche rosate carni.
Tu hai visto per oltre duemila anni
alla confluenza dei due fumi alla piana
dai tempi degli antichi romani, ti ricordi
il passaggio di Annibale e la costruzione
del villaggio dei Taurini, le cerimonie
liguri, gli dei romani e la venuta di Cristo.
Tu hai contato ogni barbaro dai monti
scesa a valle per abbeverarsi alle fonti.
Hai visto germanici, francesi e spagnoli
hai camminato nei palazzi dei Savoia,
lungo le vie delle città che hai amato
e che ti ha onorato nella memoria di luce
con la limpidezza fluente dei due fiumi:
Tu ora sei nelle nuvole sopra il cielo
leggero vapore della memoria del mondo
testimonio del tempo che ci è appartenuto
e scrigno di speranza per il nostro futuro.
Sandro Gros Pietro
LEI ANDAVA
LEI ANDAVA
Alza - la malinconia tenda abbassata
nel farsi su la porta - Filomena
e la campagna fosca pare trattenerla
sveglia il gallo e via - i campi
molli - affondano di torpori
Filomena va - pedalando svelta - cuce
pastrani ai giovani di leva
ai suoi fratelli - nella neve* - pensa
le loro facce - così - toste
di sole - bene le conosce lei
le domeniche al palchetto - un tango
mai - una mazurka -
qualche folle sventolio
canta adesso pedalando svelta
pudica la gonna scende a
non mostrar le cosce - a coprir
le gambe grosse
lei andava ... pedalando svelta
*della campagna di Russia
Anna Maria Gallo
Articolo di fondo del Concorso Letterario
DUE FIUMI - LUIGI TRIBAUDINO
a cura di Marino Tarizzo (segretario)
EDIZIONE 2019
Ancora un Concorso Letterario!? E' la domanda che ci siamo posti quando abbiamo valutato quali iniziative sviluppare per ricordare il Fondatore e Presidente della nostra Associazione Culturale Due Fiumi, Luigi Tribaudino (1928/-2016).
In questa sede non tratteremo della sua vita e delle sue opere. Chi non lo ha conosciuto potrà farlo sul portale dell'"Istituto Gramsci" di Torino, presso il "Polo del 900", che sta acquisendo il suo archivio giacente, inclusa "Universi Paralleli Comunicanti", la sua autobiografia.
In questo BLOG, dedicato al Concorso Letterario Due Fiumi, che andremo a rinnovare di anno in anno, quale omaggio, inseriremo "fuori concorso" alcuni versi di Autrici/Autori a lui dedicati.
Per noi il ricordo di Gino, vive nelle letture dei suoi testi che abbiamo proposto e proponiamo nelle occasioni pubbliche in cui interveniamo o che organizziamo. Lo abbiamo proposto e lo proponiamo con il recital della raccolta "Via Cossilla 18, storie di una casa di ringhiera" in cui, tramite la storia, scritta in chiave poetica, dei cinque anni di vita durante la guerra del Luigi bambino, Tribaudino ci racconta la Storia.
Ma, accantonata la diffidenza per la modalità concorso letterario relativa all'inflazione di tali eventi che a volte offrono un sentore non completamente "sincero", abbiamo deciso di ricordare Luigi anche con un concorso di poesia, perché Tribaudino con l'associazione Due Fiumi, ha gestito dal 1988 al 2012 un via via sempre più articolato concorso letterario "Garcia Lorca" (poeta a lui molto caro).
Concorso che si era conquistato uno spazio nel panorama letterario nazionale, riconosciuto per autenticità e schiettezza.
Cercando di riprendere quelle caratteristiche che molti di noi avevano avuto modo di apprezzare collaborando alla realizzazione del "Garcia Lorca" e, soprattutto tornando a cercare di fare comunità tra persone con la passione e la dote della scrittura bella e consapevole della realtà, ci siamo detti che si, avremmo potuto organizzare una rassegna modellata su quelle caratteristiche.
La partecipazione quantitativa qualitativa di Autrici e autori ci ha confortato nelle nostre aspettative e il prezioso lavoro della Giuria (che ringraziamo unitamente agli Enti Patrocinanti), ha scelto i testi che qui andremo a riportare, insieme al quaderno che è stato stampato e consegnato come ricordo a coloro che sono stati scelti come i più meritevoli.
A tutti i partecipanti, alla comunità dei partecipanti, vanno i nostri ringraziamenti e l'invito a proseguire nella loro opera di resistenza condotta tramite la parola, la lettura e la scrittura. Auspicando ulteriori occasioni per poter condivider tratti dei rispettivi reciproci percorsi.

In questo BLOG, dedicato al Concorso Letterario Due Fiumi, che andremo a rinnovare di anno in anno, quale omaggio, inseriremo "fuori concorso" alcuni versi di Autrici/Autori a lui dedicati.
Per noi il ricordo di Gino, vive nelle letture dei suoi testi che abbiamo proposto e proponiamo nelle occasioni pubbliche in cui interveniamo o che organizziamo. Lo abbiamo proposto e lo proponiamo con il recital della raccolta "Via Cossilla 18, storie di una casa di ringhiera" in cui, tramite la storia, scritta in chiave poetica, dei cinque anni di vita durante la guerra del Luigi bambino, Tribaudino ci racconta la Storia.
Ma, accantonata la diffidenza per la modalità concorso letterario relativa all'inflazione di tali eventi che a volte offrono un sentore non completamente "sincero", abbiamo deciso di ricordare Luigi anche con un concorso di poesia, perché Tribaudino con l'associazione Due Fiumi, ha gestito dal 1988 al 2012 un via via sempre più articolato concorso letterario "Garcia Lorca" (poeta a lui molto caro).
Concorso che si era conquistato uno spazio nel panorama letterario nazionale, riconosciuto per autenticità e schiettezza.
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Marino Tarizzo Poeta - Artista Grafico e grande Amico |
La partecipazione quantitativa qualitativa di Autrici e autori ci ha confortato nelle nostre aspettative e il prezioso lavoro della Giuria (che ringraziamo unitamente agli Enti Patrocinanti), ha scelto i testi che qui andremo a riportare, insieme al quaderno che è stato stampato e consegnato come ricordo a coloro che sono stati scelti come i più meritevoli.
A tutti i partecipanti, alla comunità dei partecipanti, vanno i nostri ringraziamenti e l'invito a proseguire nella loro opera di resistenza condotta tramite la parola, la lettura e la scrittura. Auspicando ulteriori occasioni per poter condivider tratti dei rispettivi reciproci percorsi.
LUIGI TRIBAUDINO E GARCIA LORCA
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